L’amministrazione di sostegno è una misura meno grave rispetto alla interdizione e rappresenta uno strumento correlato alle caratteristiche del caso concreto che tiene conto dell’esigenza di rispettare e valorizzare  chi, per effetto di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell'impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere in tutto o in parte al compimento delle funzioni della vita quotidiana.

A Bari, lo Studio Lacatena offre assistenza per la redazione del ricorso di nomina e per l’intero procedimento, oltre che per la revoca dell’inabilitazione e dell’interdizione.

Alcuni esempi di soggetti a cui può riferirsi l’applicazione dell’amministrazione di sostegno sono:
soggetti disabili
alcolisti
tossico-dipendenti
soggetti colpiti da ictus cerebrale
anziani
soggetti affetti da handicap
sordomuti e ciechi
ammalati di Alzheimer

L’ amministratore di sostegno, nominato dal Giudice Tutelare, fornisce a questi soggetti sostegno al fine di affrontare problemi concreti come acquistare, vendere, affittare un appartamento, investire somme di denaro, riscuotere pensioni, ecc.

Le persone che possono richiedere la nomina di un amministratore di sostegno al Giudice sono:
il beneficiario (cioè la persona interessata)
i familiari entro il 4° grado
gli affini entro il 2° grado
il Pubblico Ministero
il Tutore o Curatore
i responsabili dei servizi sanitari e sociali

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